Tuesday, March 13, 2007

BUENOS AIRES 2000-2002


Attraverso un ricco repertorio di immagini, diverse interveste tra cui quella al regista argentino Fernando Solanas, le musiche del gruppo di tango di Buenos Aires “Fernandez Fierro” si raccontano i momenti drammatici della crisi e della rivolta sociale che hanno attraversato l’argentina negli ultimi anni.

Produzione: Fluid Video Crew
Regia: Lorenzo Conte, Pulika Calzini
Fotografia: L.Conte, P.Calzini, M.Mariani.

Musica: Fernandez Fierro Band, DJ Gopher

Wednesday, August 02, 2006

LA BARCA DEI SANTI - 2005


Una barca di pescatori in mare; una comunità, quella di Gallipoli, che si prepara alla processione del Venerdì Santo. Due liturgie complesse, diverse ma nello stesso tempo accumunate da una fede simile: l’attesa del “miracolo” e della “passione”.

"The boat of santis"
A fishermen boat in the sea; a comunity, that of Gallipoli, smallsouthern town of Italy, that prepares to the Friday Santo procession.

Produzione, Distribuzione, Fotografia, Regia, Montaggio: Fluid Video Crew
Anno: 2000-2005 - 6 min.

LINEA D'OMBRA - 2005


Otranto -Torre del Serpente, il luogo più a Est d’Italia, il punto nel quale, prima che lo dimenticassimo, Occidente e Oriente una volta si toccavano. Oggi la memoria di quel contatto sembra riemergere al seguito dei clandestini che sbarcano sulle spiagge, come ci ricordano i vestiti, le scarpe gli oggetti personali che si trovano lungo la costa. A quanti tra loro non ce l’hanno fatta, abbiamo dedicato il canto del coro polifonico albanese di Lapardha, che all’alba del 5 agosto 2002 ha intonato un brano per le vittime di quell’”incidente” del 1997, nel quale morirono decine di albanesi su una nave speronata dalla marina militare italiana.

"Shadown Line"

Otranto, Torre del Serpente, the easternmost part of Italy, the point where, lest we forget, East and West once touched. Today, the memory of that link seems to re-emerge as a consequence of all the illegal immigrants that disembark on its beaches, as their clothes, shoes and personal effects found along the coast remind us. To those among them that did not make it, we dedicate the canto of the polyphonic Albanian chorus of Lapardha that, on August 5, 2002, at dawn, sang one of its passage for the victims of the 1997 “accident”, in which dozens of Albanians died aboard a boat sunk by the Italian navy.

photography and editing: Fluid Video Crew

production: ON (Osservatorio Nomade)

running time: 6’

year: 2004

ITALIAN SUD EST - 2003

Italia. Salento. Venti personaggi fuori dall’ordinario percorrono la provincia di Lecce a bordo dei treni della Sud Est, la ferrovia locale ormai quasi in disuso. Tre giorni di vite, racconti, speranze. Un affresco corale e onirico lungo la storia e i luoghi di una terra in perenne transito, in un viaggio delirante e poetico tra modernità e tradizioni, Nord e Sud, realtà e finzione. “Questo film è un viaggio in bilico fra modernità e tradizioni, storia e immaginazione, distacco ironico e compartecipazione, ma soprattutto vuole essere una scommessa: partire dal tacco della Penisola, programmare il nuovo, far valere i propri punti di forza e vincere, come in una competizione calcistica di alto livello” (Fluid Video Crew)

Italy. Salento. Twenty out-of-the-ordinary characters travel across the Lecce province by train on the Sud Est, the local line practically out of use. Three days in their lives: their stories, their hopes. A choral and dreamlike fresco of the history and places of a land in constant transit, during a delirious and poetic journey between modernity and tradition, North and South, reality and fiction "This film is a journey suspended between modernity and tradition,history and imagination, humoristic detachment and sharing, but above all it is a challenge: to take off from the heel of the peninsula, plan the new, to assert one’s fortes and to win, as in a high level football competition." (Fluid Video Crew)

subject: Fluid Video Crew, M.Saura, M.Buttazzo, C.Tortosa
screenplay: Marco Saura
photography and editing: Fluid VideoCrew
sound: G.Costamagna, C.Hintermann, D.Villa
music: Brutopop, Gopher
production: G.Arcopinto, A.Pagani and FVC
running time: 116’
year: 2003

GLI ULTRACORPI DELLA PORTA ACCANTO - 2002

31 gennaio 2002. Porto di Gallipoli, molo di tramontana. Mentre un anziano pescatore, come ogni giorno, prende il largo con la sua piccola barca, una grande e sconosciuta nave carica di uomini e di donne solca le acque a poche miglia da Gallipoli. Intanto al porto cresce l’attesa.

January 31, 2002. Gallipoli Port, a pier exposed to the northern wind. While an elderly fisherman goes off to sea in his small boat, as he does every day, a large, unknown ship full of men and women floats through the waters a few miles from Gallipoli. In the meantime, the wait builds up back at the port.
production, distribution, photography and editing: Fluid Video Crew
music: Gopher
running time: 6’
year: 2002

NORGE PA LANGS - 2001

Ario Sciolari: "L'ODISSEA BIANCA" a nord di me stesso

Una “scalata” in solitario di 3000 km durata 4 mesi, lungo la catena montuosa norvegese. 5 mesi nel cuore dell'inverno artico, attraverso le montagne più selvagge e isolate d'Europa. Il freddo e gli spazi immensi, il buio e la luce, la solitudine, il coraggio e tanta neve, accompagnano l’avventura di Ario Sciolari. Il documentario si è protratto per diciotto mesi. Le riprese sono in parte dello stesso Ario e in parte della Crew che in alcune tappe lo ha raggiunto, stando attenta a non interferire con il carattere solitario dell’esperienza. A un certo punto, Ario dovrà rinunciare alla compagnia dei suoi cuccioli di lupo a causa dell’inizio della caccia. La telecamera rimarrà la sua unica compagna, come un diario e poi addirittura come una “confidente”.

A lone, 3,000 km “climb” that lasted four months, along the mountainous range of Norway. Five months in the heart of the Arctic cold, through the wildest and most isolated mountains of Europe. The cold and the immense spaces, the dark and the light, solitude, courage and a lot of snow, accompanied the adventures of Ario Sciolari. The documentary was prolonged to 18 months. The film is in part of Ario and, in part, of the crew that caught up with him at certain stages, making certain, however, not to interfere with the solitary aspect of the experience. At a certain point, Ario has to part ways with some wolf cubs he befriended due to the onset of hunting season. The video camera is his only companion, like a diary, and later, even more like a “confidante.”
photography and editing: Ario Sciolari, Fluid Video Crew
music: Mari Boine, Brutopop, Gopher
production: Fluid Video Crew
running time: 53 min
year: 2001

LU RUSCIU TE LU MARE - 2000

"Storie da Gallipoli"

“Sono stato una vita sparpagliato in mezzo al mare, in mezzo alle nebbie, in mezzo agli uragani, in mezzo al caldo, in mezzo al freddo… facendo queste cose ti accorgi che la vita è importante, è tutto, è bella ma è anche niente….” Luciano Bianco detto Ciano Valardi.
Lu rusciu te lu mare è la narrazione di una delle possibili storie di Gallipoli. Siamo in un luogo sospeso tra isola e terra ferma, in una sincronia di voci e di venti che sussurrano storie lontane ancora presenti. La città vecchia vive di antichi mestieri, di processioni e di memorie, fra quelle mura vivono i pescatori, le famiglie e i loro ricordi. Esistono parole e visi che il tempo non cancella, esistono “vecchi pazzi” che raccontano storie scritte da nessuna parte. Questo film è un omaggio a chi ancora oggi sputa energia vitale.

“I spent a long time scattered among the sea, the clouds, hurricanes, in the heat, in the cold… doing all of these things, you realize that life is important, it’s everything, it’s beautiful, but it’s also nothing…” Luciano Bianco, a.k.a. Ciano Valardi.
Lu rusciu te lu mare narrates just one of the possible stories of Gallipoli. We are in a land suspended between an island and terra ferma, in a synchronism of voices and winds, which whisper ever-present faraway stories. The old city lives off of old ancient crafts, processions and memories. Between its walls live the fishermen, the families, and their memories. There exist words and faces that time has not erased, “old madmen” that recount stories not written anywhere. This film pays homage to whoever still today throbs with vital energy.

photography: Fluid Video Crew, Giovanni Vella
editing: Felipe Guerrero
sound: Carlo Hintermann
music: Gopher
production: Comune di Gallipoli and FVC
running time: 38’
year: 2000

I DON’T LIKE MUSIC VIDEOS - 2000

"Jem Cohen in Rome"

Jem Cohen, video artista americano in visita a Roma, parla del suo ultimo lavoro: Instrument, lungometraggio girato in Super-8mm,16mm e vhs sui Fugazzi, band musicale indipendente di Washington.

Jem Cohen, an American video artist on a visit to Rome, speaks of his last work, Instrument, a feature film shot in Super-8mm, 16mm and VHS on Fugazzi, an independent rock band from Washington.

production, distribution, photography and editing: Fluid Video Crew
running time: 10’
year: 2000

I FANTASISTI - 2000


"Le vere storie del calcio Napoli"

80 anni di calcio Napoli raccontati attraverso inediti protagonisti e la voce di Fabio, ragazzino del rione Sanità, fantasista di professione, che testimonia l’impaccio di descrivere storicamente una squadra di calcio e una città. Fabio si muove per le strade e i vicoli di Napoli come un rabdomante alla ricerca di luoghi e facce che gli possano regalare il sapore del retroscena e della quotidianità; è interessato ai dettagli, alle storie minori, alle sorti di chi ha attraversato il fantastico mondo del pallone a volte rimanendo ai margini. Il piatto preferito da Diego Armando Maradona, le invasioni di campo, lo stadio San Paolo, il Napoli all’olandese, il potere di Achille Lauro, gli interessi economici che regolano i campionati e la fantasia di un bambino che segue il ritorno in serie A della propria squadra del cuore.

80 years of Neapolitan football told through unknown faces and the voice of Fabio, a boy from the Sanità quarter, and a variety artist by profession, who offers testimony to the awkwardness in historically describing a football team and a city. Fabio moves through the streets and alleys of Naples like a water diviner in search of places and faces that will give him a taste of the "behind-the-scenes" and the quotidian. He is interested in details, the smaller stories, and the fates of those who have crossed the fantastical world of football, at times remaining at its margins. Diego Armando Maradona’s favorite dish, the fans’ invasions of the footballs fields, the San Paolo Stadium, Dutchinspired Neapolitan football, Achille Lauro’s power, the financial interests that regulate the championships and the imagination of a child following the return to the A Series of his beloved team.


subject: Fluid Video Crew e Paolo Bevilacqua
photography: Fluid Video Crew
editing: Felipe Guerrero
music: Paolo Bevilacqua e Fabio Chinca
production: Gianluca Arcopinto
distribution: Pablo Film
running time: 63’
year: 2000

STORIA DI UN PAESE NORMALE - 1999

1999, Melissano, piccolo paese della provincia di Lecce. Una famiglia composta da padre, madre e sei bambini, è costretta a cucire tomaie di scarpe per tutto il giorno. Il guadagno quotidiano che l’intero nucleo familiare riesce a racimolare è al di sotto delle ventimila lire. Il lavoro a cottimo, l’ombra delle grandi e medie industrie calzaturiere, lo sfruttamento minorile: una storia di ordinaria quotidianità, una storia di “un paese normale”.

1999, Melissano: A small town in the Lecce province. A family made up of a father, a mother and six children, is forced to sew shoes all day long. The entire family scrapes together just over 20,000 lire a day. Piecework jobs, the shadow of large and medium- sized shoes industries, child exploitation: a story of ordinary daily life, of a “normal town.”

production/distribution/photography and editing: Fluid Video Crew
music: Brutopop
running time: 11’
year: 1999

FUCK YOU ALL - 1999

Glen E. Friedman Photographer

Ritratto di Glen E. Friedman, considerato oggi uno dei maggiori fotografi americani delle ultime generazioni. Friedman inizia prestissimo la sua attività fotografando, a metà degli anni settanta, i giovani skaters della scena californiana, documentando gli albori dello skate, in quella Dogtown (West Los Angeles) presto divenuta celebre come il fulcro più radicale della scena e dell’evoluzione dello skate. Friedman è parte di questo gruppo e di queste scelte di vita in prima persona: gli skaters erano l’antitesi dei ragazzini perbene che praticavano gli sport nelle little leagues ufficiali; non avevano limiti, non li avrebbero fermati né i divieti, né la polizia, né i cartelli di proprietà privata. Friedman in seguito diventerà il più celebre e apprezzato fotografo della scena musicale prima hard-core e poi hip hop americana. E’ l’eroe del “vaffanculo”. Con questo lavoro, si rende omaggio a un artista, ma soprattutto a un’epoca e a uno stile di vita.

A portrait of Glen E. Friedman, considered today to be one of the greatest American photographers of recent generations. Friedman began taking pictures early on, in the mid 70s, photographing young skateboarders in California, documenting the beginnings of skateboarding, in Dogtown (West Los Angeles), which soon became infamous as the most radical center of the skateboarding scene. Friedman is part of this group and this lifestyle choice: skateboarders were the antithesis of clean-cut kids that played in official little league teams. They had no limits, nor would the police or any "No Trespassing" signs have been able to stop them. Friedman later became the most renowned and appreciated photographer of the music scene, first hard-core music then American hip-hop. He is the hero of the “fuck you all.” With this work, we pay homage to an artist but, above all, to an era and a lifestyle.

production/photography: Fluid Video Crew
editing: Felipe Guerrero
music consult: Paolo Bevilacqua
running time: 20’
year: 1999

ALASKA: CARIBOU DON’T DRINK OIL - 1999

Alaska: Arctic Village, alle appendici delle Brooks Range, un villaggio di indiani Atapaskan del popolo dei Gwich’in, vive in armonia ciclica con la natura. La caccia al caribou è l’unico sostentamento, tutta la loro cultura gira intorno a questo animale ormai da più di 3000 anni, oggi in pericolo per via dello sfruttamento petrolifero che il governo USA effettua e vuole espandere. La presenza di macchine per l’estrazione devia i percorsi millenari dei branchi di caribou mettendo a repentaglio la vita e la cultura dei villaggi Gwich’in e tutto l’ecosistema artico.

Alaska: Arctic Village, at the outskirts of Brooks Range, a community of Atapaskan Native Americans, of the Gwich’in nation, live in cyclical harmony with nature. The hunt for caribou is their only means of livelihood. Furthermore, their entire culture has revolved around this animal for over 3000 years, and is now in danger due to the exploitation of local crude oil that the US government carries out and wants to expand. The presence of the oilrigs diverts the thousands year-old course of the caribou herd, placing the culture of the Gwic’in villages and the entire Arctic ecosystem in jeopardy.

production/distribution/photography and editing: Fluid Video Crew
running time: 8’
Alaska/Italia 1999

UN IMMAGINE DEL "CHE" - 1998

Siamo nati con immagini che durante il tempo si sono modellate sulla nostra biografia, siamo stati abituati a considerare l'immagine come qualcosa di sacro, di irraggiungibile anche se costantemente vicino, come qualcosa di non modificabile. Le generazioni precedenti alla nostra hanno venerato immagini trasformandole in simboli e con essi si sono identificati. Adesso che i simboli di un tempo stanno cadendo a uno a uno, pronti a essere sostituiti da “atletici” e mutanti segni, alcune immagini del passato si moltiplicano e si modificano, acquistando nuove potenzialità. Tra queste, un'immagine del Comandante Ernesto Che Guevara che, quasi come in un gioco, viene destrutturata, “looppata” e messa su diversi binari della comunicazione visiva, sonora e letterale. Questo strano esercizio si lega all’esperienza di un centro sociale della periferia di Roma, che nel suo stesso nome porta un codice genetico passato, ma in realtà oggi più che mai attuale nelle diverse maniere di viverlo. Il quartiere è Tor Bella Monaca, estrema periferia orientale della capitale.

We are born with images that, over time, have been molded onto our biography. We have gotten used to considering the image as something sacred, unreachable, even if continuously nearby, as something not modifiable. Generations before ours revered images, transforming them into symbols, with which they identified. Now that the symbols of yesterday are falling one by one, ready to be substituted by "athletes" and mutant signs, some images from the past are multiplied and modified, taking on new potential. Among these, an image of Comandante Ernesto Che Guevara that, almost as if in a game, is destroyed, looped and placed on different tracks of visual, sound and literary communication. This strange exercise is tied to the experience of a social center on the outskirts of Rome, that in its very name carries a past genetic code that is topical, today more than ever, in the diverse ways it is experienced. The neighborhood is Tor Bella Monaca, the easternmost part of the capital.

photography and editing: Fluid Video Crew
production: Mediateca del Comune di Roma e FVC
running time: 22’
year: 1998

SPAKKA NÀ CIFRA - 1998


Video-documentazione al limite della sperimentazione. Incontro ravvicinato in un sottopassaggio della metropolitana di Roma con un gruppo di ragazzi, figli di immigrati extracomunitari, oramai diventati “mangiaspaghetti” a tutti gli effetti.

A video-documentary at the limits of experimentation. A close encounter in an underpass of Rome’s subway system, with a group of kids, children of non-European immigrants, who have become, to all effects, “mangiaspaghetti” (“spaghetti-eaters”).

production-distribution/photography and editing: Fluid Video Crew
running time: 3’
year: 1998

COM.FRANKO - 1998


Un altro lavoro a stretto contatto con le realtà giovanili metropolitane: la vita di tutti i giorni di una giovane comitiva di “pischelli” della borgata di Morena, periferia a sud di Roma.

Another work directly tied to the young urban reality: the daily life of a young group of kids from the working-class neighborhood of Morena, on the outskirts of southern Roma.

production/distribution/photography and editing: Fluid Video Crew
running time: 30’
year: 1998

SHQIPERIA - 1997


Video in sei capitoli che documenta il dramma degli albanesi sbarcati a Brindisi nel marzo del 1997. “Per voi il muro non è crollato, avete eretto dei muri invisibili”, questa è la voce dello scrittore albanese Metz Jorgy, uno dei protagonisti del video. Il documentario vuole dare la parola soprattutto a chi ha avuto coraggio ed è andato lontano, e vuole raccontare l'esperienza di chi è fuggito e di chi vive in esilio. Di chi è passato per le amministrazioni, le prefetture e i passaggi clandestini alle frontiere. L'esperienza di chi ha attraversato 80 km di mare per dire: “Ci sono anch'io!”

A video in six chapters that documents the drama of the Albanians who landed in Brindisi in March of 1997. “For you, the wall has not fallen. You have erected invisible walls”: this is the voice of Albanian writer Metz Jorgy, one of the video’s protagonists. The documentary wants to give voice, above all, to those who were brave and went far, and wants to recount the experience of those who ran away and live in exile. To those who passed through the administrative offices, the prefectures and the clandestine passages along the border. The experience of those who crossed 80 km of sea to say: “I exist too!”
production/distribution/photography and editing: Fluid Video Crew
running time: 28’
year: 1997

SARGENISCU - 1997


Il documentario, realizzato nel 1997 nelle assolate terre della provincia di Lecce, racconta di Lotfi e Ruschide, due lavoratori tunisini che ogni anno, insieme a tanti altri immigrati, seguono i flussi e le vicende dei lavori stagionali legati all'agricoltura nel meridione. Il Salento e la raccolta delle angurie come scenario del nuovo nomadismo legato al lavoro nero e alle innumerevoli forme di caporalato. Le storie, i suoni e le percezioni in un video-racconto al confine tra clip e realtà.

The documentary, made in 1997 in the sun-drenched Lecce province, tells the story of Lotfi and Ruschide, two Tunisian workers who, every year, together with many other immigrants, follow the tides and fortunes of the seasonal workers tied to the farming culture of Southern Italy. Salento and the watermelon harvest are the backdrop for a new kind of nomadism tied to illegal work and the numerous forms of exploitation. The stories, sounds and perceptions of a video-tale on the edge, between music video and reality.
production/photography and editing: Fluid Video Crew
in collaborazione con Osservatorio Provinciale Antirazzista (Lecce)
music consultant: Paolo Bevilacqua
running time: 28’
year: 1997

AMBRAKOVSKJI - 1997

Il video narra del teatro Ambra Iovinelli di Roma chiuso per anni al pubblico e riaperto, eccezionalmente, per la realizzazione dello spettacolo teatrale Ambrakoskji. La storia di una compagnia teatrale che, sfidando tutti i divieti, allestisce nello storico spazio ormai in rovina uno spettacolo di uno dei più grandi futuristi russi: Vladimir Majakovskji

The video tells the story of Rome’s Ambra Iovinelli Theatre, closed for years and reopened specially for the play “Ambrakoskj." The story of a theatre company that, overcoming many difficulties, puts on a play by one of the greatest Russian Futurists, Vladimir Majakovsky, in the historic theatre practically in ruins.

production/distribution/photography and editing: Fluid Video Crew
running time: 24’
year: 1997

OFF LINE TV - 1997/1999


Il video è un montaggio di estratti acquisiti dalla messa in onda di Off Line Tv, la televisione comunitaria romana nata durante le edizioni di OFF (Festival di cinema underground al Forte Prenestino di Roma) di cui la Fluid Video Crew è stata tra i promotori. Un flusso inarrestabile di immagini e suoni per uno dei primi esperimenti di televisione auogestita.
The video is a montage of excerpts taken from the transmission of Off Line TV, the local Roman television channel which came about during the edition of OFF (Festival di cinema underground al Forte Prenestino in Roma), of which Fluid Video Crew was one of the promoters. An unstoppable flow of images and sounds for one of the first experiments of self-run television.
direction and photography: Off Line Tv (Fluid Video Crew, Red Spectre, N.T.S.C., Torazine)
running time: 30’
year: 1997-1999

Tuesday, August 01, 2006

Quando la legge non è uguale per tutti - 1996


Il documentario racconta le storie, le vicissitudini, le speranze, le delusioni, lo sciopero della fame di centinaia di immigrati extra-comunitari durante i tre mesi di lotta contro il "decreto Dini"( disegno di legge in materia di immigrazione del 1996).


Documentary tells the story, all the vicissitudes, the hopes, the delusions and the strikes of the angrey of thousend immigrators, extra-communitaries, during the three mounths of the figth against the Dini's law.

photography and editing by Fluid Video Crew
production: Rete Nazionale Antirazzista
year: 1996 Torino / Roma / Lecce-
running time:30'

MUMIA ABU JAMAL - 1996


"In diretta dal braccio della morte vi parla: Mumia Abu Jamal."La vicenda del leader afro-americano rinchiuso da più di 15 anni nel braccio della morte del carcere di Philadelphia. Il video è realizzato attraverso il montaggio di immagini “rubate” da film ambientati nel mondo carcerario.

The story of the Afro-American leader, incarcerated for over fifteen years on death row in a Philadelphia jail. The video was constructed around a montage of “stolen” images from films set in the prison environment.

photography and editing: Fluid Video Crew
running time:12’
year: 1996

L'ONDA - 1996


Una ragazza, un pesce, un computer: L'onda. L'impossibilità di movimento in una società che si avvia ad un controllo totale. Cortometraggio underground proiettato in numerosi festivals e rassegne.

One girl, one fish, one computer: The wave. The impossibility of mouving during the society's development that try to keep all the control of the people. Short underground movie showed in several festivals.

with: Lea Barletti

screenplay: Davide Di Gandolfo ( MDF )
photography and editing: Fluid Video Crew
year: 1996 Roma
running time:20'

FRAMMENTI - 1996

Un’immaginaria e personalissima linea della metropolitana si snoda attraverso Roma. Si racconta l'immaginario di una città tra i nuovi luoghi del conflitto e i non-luoghi del consumo.

An imaginary and highly personal subway line makes its way towards Rome. The world of a city is depicted, between the new places of conflict and the non-places of consumption.

photography and editing: Fluid Video Crew
running time: 20’
year: 1996

LA GREVE: Effetto Maastricht - 1995


Reportage sulla lotta dei dipendenti del settore pubblico francese contro il "plan Juppé" (piano di ristrutturazione del settore previdenziale francese). Il video raccoglie le testimonianze e le immagini di quell'interminabile sciopero che bloccò completamente la capitale francese.
photography and editing: Fluid Video Crew
Parigi, Dicembre 1995 - 20 min.

MUSIC AND FLUID - 1995/1999


Sin dall’inizio, la Fluid Video Crew ha filmato numerosi concerti dei gruppi musicali esibitisi nei centri sociali occupati di Roma. Qui troviamo una raccolta dei brani più significativi.

From the beginning, Fluid Video Crew filmed numerous concerts of musical groups that played in Rome’s occupied social centers. Here we find a collection of the most significant songs.

photography and editing: Fluid Video Crew running time: 30’ year: 1995-1999

FLUID VIDEO LIVE SET - 1995/1999

Assemblaggio di immagini, suoni e musiche tratte dalle numerose video-installazioni svolte dalla Fluid Video Crew e dal dj – musicista Pol Gee. Il live set è un racconto per fotogrammi a tempo di musica, dove il montaggio video è rigorosamente in diretta, una vera esperienza psicoattiva.

An assemblage of images, sounds and music, taken from numerous video-installations created by Fluid Video Crew and DJ/musician Pol Gee. The live set is a story in single frames, keeping in time with the music, where the video editing is strictly live: a true psychoactive experience.

Sud Sound System: S.U.D. 1995

Assalti Frontali: Villaggio Globale 1996
Ozric Tentacles: Forte Prenestino 1996
Zion Train: Forte Prenestino 1996
Fugazi: Forte Prenestino 1999

NEWSREELS - 1995/1999


L’inizio del lavoro della Fluid Video Crew è stato quello di documentare e di creare veri e propri “cine-giornali” di controinformazione. I video realizzati sono per lo più racconti di cortei, battaglie per i diritti civili, sgomberi di centri sociali e campi rom, scontri con la polizia. Documentari di breve durata che venivano immessi nel circuito di visione della rete dei centri sociali italiani.

Fluid Video Crew’s first works were to document and create real “cine-journals” of counter-information. The videos created are mostly stories of demonstrations, civil rights battles, evacuations of social centers, gypsy encampments and clashes with the police. Short documentaries that were inserted in the programming network of Italian antagonist social centers.

photography and editing: Fluid Video Crew
year: 1995-1999

SUONI UNITI DIFFERENTI - 1995


Video di documentazione sulla tre giorni musicale organizzata a Melendugno, in provincia di Lecce, dal gruppo musicale Sud Sound System. Il video sarà distribuito nei negozi musicali e proiettato all' interno del seminario " musica, corpo e trance" tenuto dal sociologo francese George Lapassade, nel corso di laurea di Sociologia dell'Univesità di Roma e nel corso di laurea di Lettere e Filosofia dell' Università di Lecce
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photography and editing: Fluid Video Crew
year: 1995

PSIKEDELIKVIDEOS - 1990/1996

Psikedelikvideos è esclusivamente un video-a-morfo che si trasforma e si adatta nel territorio e nel tempo. i suoi nomi sono stati :

-"Bolido' L'immagine le cose '90"
-"Le cose L'immagine La musica '91"
-" Il richiamo del tam tam '92"
-"Out Law Enpathy" Illegal TAZ '94"
-"VideoPiratAntagoniStoryArt '95"
-" PsikedelikVideos 1 e 2.'96"

Ma la materia elettrostatica è la stessa che si arricchisce di nuove immagini ripetendosi su se stessa per riciclarsi e adattarsi a nuovi territori. Un audiovisivo elettronico in continua trasformazione ogni proiezione è diversa dalla precedente, concepito per uscire fuori dal solito cubo-tv, e da una visione a kinetoscopio; Proiettato con un un proiettore mobile in una visione collettiva; rave, concerti, dance-hall, installazioni, sono i suoi territori.
Il fattore casualità nel momento del montaggio determina il carattere del linguaggio usato o meglio, l'esclusione di una logica di fine per una riappropriazione spontanea e neutra, cioè un nuovo punto di partenza.

photography and editing: Fluid Video Crew
year: 1990-1996

Saturday, July 29, 2006

www.youtube.com/fluidvideocrew