"Storie da Gallipoli" “Sono stato una vita sparpagliato in mezzo al mare, in mezzo alle nebbie, in mezzo agli uragani, in mezzo al caldo, in mezzo al freddo… facendo queste cose ti accorgi che la vita è importante, è tutto, è bella ma è anche niente….” Luciano Bianco detto Ciano Valardi.
Lu rusciu te lu mare è la narrazione di una delle possibili storie di Gallipoli. Siamo in un luogo sospeso tra isola e terra ferma, in una sincronia di voci e di venti che sussurrano storie lontane ancora presenti. La città vecchia vive di antichi mestieri, di processioni e di memorie, fra quelle mura vivono i pescatori, le famiglie e i loro ricordi. Esistono parole e visi che il tempo non cancella, esistono “vecchi pazzi” che raccontano storie scritte da nessuna parte. Questo film è un omaggio a chi ancora oggi sputa energia vitale.
“I spent a long time scattered among the sea, the clouds, hurricanes, in the heat, in the cold… doing all of these things, you realize that life is important, it’s everything, it’s beautiful, but it’s also nothing…” Luciano Bianco, a.k.a. Ciano Valardi.
Lu rusciu te lu mare narrates just one of the possible stories of Gallipoli. We are in a land suspended between an island and terra ferma, in a synchronism of voices and winds, which whisper ever-present faraway stories. The old city lives off of old ancient crafts, processions and memories. Between its walls live the fishermen, the families, and their memories. There exist words and faces that time has not erased, “old madmen” that recount stories not written anywhere. This film pays homage to whoever still today throbs with vital energy.
photography: Fluid Video Crew, Giovanni Vella editing: Felipe Guerrero sound: Carlo Hintermann music: Gopher production: Comune di Gallipoli and FVCrunning time: 38’ year: 2000